Storia, origini e nascita delle Chiacchiere di Carnevale

Le chiacchiere sono i dolci tipici di Carnevale per eccellenza che hanno delle origini antichissime. Infatti, in molti non conoscono qual è il significato del nome di questo dolce e nemmeno quali sono le origini di questa ricetta così gustosa. Si chiamano praticamente nei modi diversi a seconda del luogo d’Italia dove si provano. Parliamo di frappe, bugie, frappole, crostoli, galani e non solo. In ogni Regione d’ Italia assumono dei nomi differenti. Ma dove nascono le chiacchiere? Qual è la loro storia? In questo articolo vi spiegherò quello che ho acquisito nel corso dei miei viaggi in Italia. I miei viaggi infatti, mi hanno permesso di entrare in contatto con persone che conoscono bene la storia di questa ricetta e il significato delle chiacchiere.

 

L’origine delle chiacchiere

Secondo gli storici le chiacchiere risalgono all’epoca romana. In quel periodo infatti, venivano realizzati dei dolci a base di uova e farina che si chiamavano “frictilia”. Questi dolci venivano fritti nel grasso del maiale e venivano preparati dalle donne romane in occasione dei Saturnali. In realtà, i saturnali corrispondevano proprio a quello che noi oggi intendiamo come Carnevale. Questa è sicuramente l’origine più antica delle chiacchiere. La tradizione di queste frittelle, è sopravvissuta fino a oggi, con delle piccole modifiche chiaramente in base a quelli che sono stati poi gli sviluppi culinari tutto il Belpaese. A oggi però, è ancora possibile assaggiare le chiacchiere fritte nello strutto o le varianti che poi si sono fatte strada maggiormente, ovvero le chiacchiere fritte nell’olio oppure quelle addirittura fatte al forno.

La leggenda napoletana

A Napoli la storia delle chiacchiere è raccontata in maniera un po’ differente. Infatti, i napoletani fanno risalire il loro nome alla Regina Savoia. Secondo la leggenda, la Regina Savoia voleva chiacchierare a un certo punto però, le venne fame e chiamò il cuoco di corte, ovvero Raffaele Esposito. Gli chiese di fare un dolce che potessi deliziare lei e i suoi ospiti nel corso delle lunghe chiacchierate che faceva durante il giorno. Il cuoco decise quindi di dare il nome di “chiacchiera” a questo dolce appena realizzato.

Come si preparano le chiacchiere secondo la tradizione

Secondo la tradizione, le chiacchiere vanno preparate con la farina Manitoba e con una sfoglia molto sottile. Però, in realtà queste striscioline leggermente sformate ai bordi possono essere anche ricoperte e arricchite di vari ingredienti come miele o cioccolato. Molto spesso vengono anche innaffiate dall’alchermes, ovvero un liquore utilizzato per la bagna dei dolci, dal colore rosso, che viene considerato come un elisir di lunga vita. In alcuni casi vengono condite con cioccolato fondente oppure col sanguinaccio che veniva fatto col sangue di maiale. Oltre alle possibili varianti, ciò che è certo è che questo dolce ancora oggi mantiene attiva una tradizione che è antichissima e che rappresenta un po’ la storia d’Italia del Carnevale, secondo quelli che sono i dettami della cucina all’italiana. A ogni modo, tra varianti e altre possibilità, di certo le chiacchiere rappresentano un dolce tutto da assaporare!

 

Autore dell'articolo: Nicola D'Auria

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *