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Verdebaccalà, il panino col baccalà!

A Giugliano in Campania, c’è il Cipajò, un pub e un girarrosto allo stesso tempo, un’idea di giovani appassionati della cucina. Ho gustato il Verdebaccalà, ecco com’è

Arrivo al Cipajò a Giugliano in Campania (Via San Giovanni a Campo, 8), grazie alla segnalazione di Alessandro Savoia, un caro amico e collega, e, devo essere sincero, mi son sentito subito ben accolto. L’ambiente è ricercato e giovanile, e nonostante, oggi, Giugliano in Campania non sia il massimo dell’appeal imprenditoriale e turistico, il colpo d’occhio appena dentro al locale è notevole, chiaramente in positivo.

L’idea è forte e l’invito a visitare il Cipajò è particolare, perchè c’è da assaggiare il Verdebaccalà, un panino nato dalla sinergia del giovane pub (appena 9 mesi di vita) e il Fenesta Verde, una trattoria storica a Giugliano, sulla cresta dell’onda per la sua genuinità dal 1948, quasi 70 anni!

Il Verdebaccalà, panino

La novità del mese di luglio 2017 è il Verdebaccalà, un panino che porta nel nome l’ingrediente principale su cu si fonda: il baccalà!

Il baccalà – la parte interessata è il mussillo (il filetto di baccalà, ossia la parte centrale del merluzzo) – viene indorato e fritto e presentato in crosta croccante, insieme (precisamente in mezzo), a una crema di scarola e ad un patè di olive nere. Viene poi aggiunta della scarola alla carrettiera per rinforzare ed esaltare il tutto.

Consigli su come mangiare il Verdebaccalà

Il panino deve essere gustato così come presentato. Sembra un paradosso quello che scrivo, ma è così. Per godere a pieno della bontà del Verdebaccalà, bisogna addentare tutto insieme e, quindi, consiglio di afferrare bene il panino con le due mani, sporgersi in avanti e zac! Goduria assicurata!

Il perchè del “tutto insieme” è presto spiegato. Il sapore del baccalà fritto, per quanto possa essere ammorbidito dalla fase di ammollo, rischia di essere predominante e, dunque, diventa fondamentale, per la ricerca del giusto equilibrio, addentare tutto insieme con l’acidità delle creme e l’amaro della scarola.

Le materie prime del Cipajò

Quello che mi ha colpito del Cipajò, sono le materie prime selezionate e di qualità e la ricerca di innovazione, che si ritrova anche nelle fritturine presentateci come appetizer.

Abbiamo scelto degli straccetti di pollo fritti e un piatto composto da tracchia e rollè di pochetta cotte “al girarrosto”. Il tutto è veramente sublime, gli amanti del food porn sono invitati a nozze, a stuzzicare e godere di queste specialità della casa. La cottura col girarrosto rende il tutto croccante in crosta, ma allo stesso conserva i sapori e la morbidezza delle carni, e chiaramente il palato ringrazia.

Materie prime apprezzate anche nell’altro panino giunto a tavola, ossia il Ciummo, un panino a base di hamburgher di chianina 180gr, provola di Agerola, bacon croccante, pomodorini ciliegino e peperoncini verdi.

Se vuoi che venga recensito il tuo locale o il tuo piatto forte, non fare l’errore di contattarmi… potrei presentarmi per davvero! Perchè io Viaggio e Mangio!

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