Quando il mare incontra il limone: il limoncello di Petrone riemerge dai fondali di Castel dell’Ovo

A Napoli si è vissuta una giornata speciale dedicata al gusto e alla ricerca scientifica. L’Antica Distilleria Petrone di Mondragone (CE), pioniera mondiale dell’affinamento subacqueo dei liquori, ha riportato in superficie le 450 bottiglie di limoncello che per un anno hanno riposato sui fondali di Castel dell’Ovo.
Un evento che unisce tradizione, innovazione e amore per il mare, nel segno della valorizzazione del territorio campano.

Il ritorno in superficie: le bottiglie di limoncello “underwater”

L’emozionante recupero delle bottiglie è avvenuto al largo di Castel dell’Ovo, nel porticciolo di Santa Lucia. Le 450 bottiglie erano state immerse il 25 settembre 2024 per un anno di affinamento subacqueo, a circa 13 metri di profondità, cullate dalle correnti e protette da luce, ossigeno e variazioni di temperatura.

L’operazione è stata realizzata insieme a STS Servizi Tecnici Subacquei e ha coinvolto anche i giovani dell’Area Penale di Napoli, impegnati nel progetto sociale MareNostrum, sostenuto dalla stessa azienda guidata da Andrea Petrone.

Per queste bottiglie “speciali”, l’Antica Distilleria Petrone ha in programma un disciplinare dedicato e un packaging esclusivo, firmato dai designer Vincenzo Volino e Sara Petrucci, vincitori del concorso “One More Pack”.

Scienza e gusto: i risultati sullo studio dell’Elixir Falernum

Nel pomeriggio, presso il Reale Yacht Club Canottieri Savoia, si è tenuta la presentazione dei risultati scientifici del progetto di ricerca condotto dal Dipartimento di Agraria dell’Università Federico II di Napoli e dall’Università San Raffaele di Roma.

L’indagine ha riguardato l’Elixir Falernum, precedentemente immerso nei fondali di Mondragone nel 2023, vicino all’antica città sommersa di Sinuessa. I professori Pasquale Ferranti, Alessandro Genovesi e Salvatore Velotto hanno confrontato 17 bottiglie invecchiate sott’acqua con altrettante affinate in cantina, utilizzando sofisticati strumenti di analisi chimico-fisica e un “naso elettronico” con dieci sensori.

Le conclusioni sono affascinanti: l’ambiente marino favorisce la formazione di composti aromatici come furani e furanoni, che donano al liquore note di caramello, fragola, tostato e mandorla. Un risultato che apre nuove prospettive nel mondo degli spirits artigianali.

Il futuro della ricerca: il limoncello “marino” sotto esame

Dopo il recupero, anche le bottiglie di limoncello verranno sottoposte allo stesso protocollo di analisi scientifica. L’obiettivo è capire come l’affinamento subacqueo – caratterizzato da buio totale, pressione costante e vibrazioni naturali del mare – possa influenzare la maturazione del distillato e il suo profilo aromatico.

Un progetto che unisce scienza, tradizione e passione, proiettando l’Antica Distilleria Petrone nel panorama internazionale della sperimentazione enogastronomica.

Un lavoro di squadra “made in Campania”

L’iniziativa è stata resa possibile grazie alla collaborazione tra Comune di Napoli, Marina Militare, Guardia Costiera, STS Servizi Tecnici Subacquei, ArcheoClub d’Italia, Reale Yacht Club Canottieri Savoia Napoli, SIRIP e YDigital Firm.
Un ringraziamento speciale va anche al Consorzio della Mozzarella di Bufala Campana Dop, Casatiè e Consorzio Vitica, che hanno sostenuto l’evento.

Autore dell'articolo: Nicola D'Auria