Gattò di Patate: il comfort food alla napoletana

Benvenuto su viaggioemangio.com! Oggi ti porto con me alla scoperta del Gattò di Patate, il comfort food alla napoletana che scalda cuore e pancia fin dal primo boccone. Morbidissimo, profumato di formaggi filanti e arricchito da dadini di prosciutto e salame, il gattò di patate (o gateau, alla francese) è la coccola gastronomica che ogni famiglia partenopea custodisce nel quaderno delle ricette di casa. Ti guido tra i vicoli di Napoli, ti svelo i migliori indirizzi dove assaggiarlo e, se ti scappa la voglia di prepararlo da te, troverai la ricetta passo passo. Scopri la cremosità di questo piatto tradizionale e preparati a un viaggio di sapori, profumi e storie!

Indice dei contenuti

Origini e identità del Gattò di Patate

Il termine “gateau” arriva dalla corte borbonica di Maria Carolina d’Asburgo, moglie di Ferdinando IV. A fine Settecento i cuochi francesi di corte contaminarono la cucina locale con tecniche d’oltralpe. Ecco spiegata la base di patate schiacciate arricchite da burro, latte e uova, farcite poi con salumi e provola affumicata. Napoli la fece sua, cambiando la pronuncia in gattò, rendendo il piatto rustico, conviviale e, soprattutto, democratico: oggi lo si trova dalle trattorie di quartiere alle tavole delle feste, sempre con un tocco personale.

Dove mangiarlo a Napoli e dintorni

Trattorie e ristoranti tradizionali

Se vuoi assaggiarlo al meglio, siediti in una trattoria verace:

  • Da Nennella – Quartieri Spagnoli: porzione abbondante (8 €) e atmosfera popolare.
  • La Cantina del Gallo – Rione Sanità: gattò servito bollente in tegamino di terracotta (9 €).
  • Tandem – via Sedile di Porto: versione con ragù di supporto per i più golosi (10 €).

Fuori Napoli, nel Vesuviano, molte osterie propongono il gattò in menù pranzo a prezzi tra 6 e 10 € a fetta.

Ricetta casalinga del Gateau Partenopeo

Ingredienti per 6 persone

  • 1,5 kg di patate a pasta gialla
  • 150 g di prosciutto cotto a cubetti
  • 120 g di salame napoletano
  • 250 g di provola affumicata
  • 100 g di parmigiano grattugiato
  • 2 uova medie + 1 tuorlo
  • 50 g di burro
  • Latte intero q.b., pangrattato, sale, pepe, noce moscata

Procedimento

  1. Lessa le patate con la buccia per 30 minuti. Sbucciale e schiacciale ancora calde.
  2. Incorpora burro morbido, latte tiepido quanto basta, uova, metà parmigiano, sale, pepe, noce moscata.
  3. Unisci salame, prosciutto e provola a dadini, amalgamando delicatamente.
  4. Imburra una teglia da 24 cm, spolvera pangrattato, versa il composto e livella.
  5. Cospargi superficie con tuorlo battuto, pangrattato e il parmigiano restante. Distribuisci fiocchetti di burro.
  6. Inforna a 180 °C statico per 35-40 minuti finché non appare dorato e croccante.
  7. Lascia riposare 10 minuti: caldo scotta, tiepido fila!

Modalità di consumo e abbinamenti eno-gastronomici

Il gattò di patate dà il meglio appena esce dal forno, quando la provola ancora fila. Ottimo come piatto unico, si sposa con un vino bianco leggero – io scelgo una Falanghina del Sannio DOC servita a 10-12 °C – la sua acidità rinfresca e pulisce la bocca dal sapore intenso di salumi e formaggi. In alternativa, una birra artigianale blanche agrumata funziona a meraviglia.

Consigli di viaggio: quando andare, come muoversi, come risparmiare

  • Periodo migliore: primavera e inizio autunno, temperature miti e meno folla.
  • Come arrivare: dall’aeroporto di Capodichino prendi l’Alibus (5 €) per il centro. In treno, la Stazione Garibaldi è collegata con Frecciarossa e Italo.
  • Trasporti locali: abbonamento giornaliero TIC (5,60 €) per metro, bus, funicolari.
  • Risparmiare sul cibo: menù pranzo in trattoria tra 12 e 15 € – spesso incluso il gattò.
  • Esperienze extra: lezioni di cucina casalinga nei quartieri spagnoli (~60 €) per imparare la ricetta dal vivo.

5 cose da vedere/fare tra un boccone e l’altro

  1. Spaccanapoli: perdersi tra arte, botteghe e street food.
  2. Cappella Sansevero: il Cristo Velato, capolavoro barocco imperdibile.
  3. Scavi di Pompei: a 30 minuti di Circumvesuviana (16 € biglietto).
  4. Lungomare Caracciolo: passeggiata con vista su Castel dell’Ovo.
  5. Tour del Rione Sanità: street art e catacombe di San Gennaro.

Ti è venuta voglia di affondare il cucchiaio nel Gattò di Patate?

Abbiamo esplorato la storia, gli indirizzi golosi, i trucchi per prepararlo in casa e perfino qualche dritta di viaggio per immergerti nell’anima partenopea. Ora tocca a te: raccontami nei commenti la tua esperienza, condividi l’articolo con chi sogna Napoli e segui le nostre avventure culinarie sui social.

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Nicola D’Auria, giornalista e sommelier AIS

Autore dell'articolo: Nicola D'Auria