Benvenuto su viaggioemangio.com! Oggi ti porto con me tra i vicoli profumati del centro storico di Napoli, dove il cannolo cambia accento e diventa “napoletano”. Un guscio croccante che racchiude ricotta fresca – talvolta metà candida, metà cacao – e che ti fa capire, al primo morso, perché i dolci partenopei siano una cosa seria.
Indice dei contenuti:
Origini partenopee e “Variante ricotta-cacao”
«I cannoli napoletani, di origine siciliana ma rielaborati alla napoletana con un infarcimento fatto di sola ricotta zuccherata. Essi sono talvolta bicolori e mostrano da un lato ricotta bianca e l’altro ricotta al cacao».
Questa descrizione – recuperata da un gustoso approfondimento sulle tradizioni natalizie partenopee – spiega la sottile differenza con il più celebre cannolo siciliano: la cialda rimane simile, ma il ripieno punta sulla freschezza della ricotta vaccina, spesso arricchita da cacao amaro e scorze d’agrumi.
Come raggiungere le pasticcerie top
Pasticceria Poppella – Via Arena alla Sanità 24
Situata nel cuore del Rione Sanità, è aperta tutti i giorni dalle 06:00 alle 22:00 e offre cannoli a partire da 2 €. Prendi la metro L1 (fermata Museo) e in dieci minuti a piedi sei davanti all’insegna azzurra più famosa del quartiere.
Pasticceria Scaturchio – Piazza San Domenico Maggiore 19
Lo storico locale – attivo dal 1905 – è raggiungibile con la metro L1 (Dante) e una piacevole passeggiata su Spaccanapoli. Aperto ogni giorno dalle 07:00 alle 22:00, propone il cannolo classico e la versione “Ministeriale” con ricotta e fondente.
Altre pasticcerie dove provare i “Dolci ripieni”
- Antico Forno Attanasio – vico Ferrovia 1: celebre per le sfogliatelle, ma il cannolo ripieno di crema al limone vale la deviazione.
- Casa Infante – diverse sedi in città, propone box “fai-da-te” per farcire i cannoli a casa.
- Pasticceria Varriale – via Nuova San Rocco 3 bis: premiata da “Best Bakery” per la creatività nei ripieni.
“Variante ricotta-cacao” e abbinamenti da sommelier
Il contrasto tra la dolcezza della ricotta e l’amaro gentile del cacao chiama un passito di Falanghina o, per i più audaci, un rum invecchiato che ripulisce il palato senza sovrastare i sentori lattici. Se preferisci restare analcolico, prova un caffè espresso ristretto: l’acidità bilancia la cremosità del ripieno.
Consigli pratici per il tuo tour “dolce”
- Fasce orarie migliori: assaggia i cannoli tra le 10:00 e le 12:00, quando le creme sono appena montate.
- Budget: calcola 5 € per un cannolo + caffè al banco (prezzi medi 2025).
- Itinerario a piedi: partenza da Porta San Gennaro, sosta da Poppella, attraversa via dei Tribunali fino a Scaturchio; chiudi con un babà da Attanasio vicino alla Stazione.
- Periodi ideali: primavera e autunno, quando le temperature consentono di gustare i ripieni freschi senza affanni.
- Tour guidati: se vuoi un’esperienza completa, esistono walk-tour dedicati alla pasticceria napoletana di circa 3 h a partire da 75 €.
Ti è piaciuto il Cannolo napoletano?
Adesso che conosci storia, varianti e indirizzi giusti, non ti resta che organizzare la tua fuga nel cuore di Napoli. Lasciati guidare dal profumo di ricotta e zucchero a velo tra vicoli, chiese barocche e botteghe artigiane: ogni morso sarà un ricordo da portare a casa. Se l’articolo ti è stato utile, raccontami la tua esperienza nei commenti e condividilo con chi sogna un tour dolce partenopeo!
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Nicola D’Auria, giornalista e sommelier AIS