Benvenuto su viaggioemangio.com! Oggi ti porto con me nei vicoli profumati di Napoli alla scoperta della Pizza di scarola, un rustico che accende l’atmosfera natalizia con il suo ripieno tra note dolci e amarognole. Prepara i sensi: ti racconterò dove assaggiarla, come raggiungerla e qualche trucco “da insider” per viverla al meglio.
Indice dei contenuti:
Pizza di Scarola: il rustico festivo napoletano
«La Pizza di scarola è un rustico squisito, tipico della cucina napoletana». Questa definizione racchiude secoli di storia: nata come piatto povero, riempiva i forni dei panettieri partenopei la Vigilia di Natale, quando le famiglie cercavano un’alternativa senza carne ma ricca di gusto. Oggi resta simbolo di convivialità: «…anche se ormai preparata in ogni periodo dell’anno, non può mancare sulle tavole partenopee la sera di Natale».
Come raggiungere Napoli
In treno
Da Roma Termini bastano 1h10 di Frecciarossa o Italo per arrivare alla Stazione Napoli Centrale, cuore logistico del centro storico.
In aereo
L’aeroporto di Capodichino è collegato da autobus Alibus (5 €, 20 min) fino a Piazza Garibaldi.
In auto
Autostrada A1 Milano–Napoli, uscita “Porto”, ma ricordati di lasciare l’auto in un parcheggio custodito: il centro storico è ZTL.
Dove mangiare la pizza di scarola
Durante dicembre e gennaio, forni e pasticcerie la sfornano tiepida, perfetta come antipasto. Ecco alcuni indirizzi collaudati:
Locale | Città | Specialità | Prezzo (€) |
---|---|---|---|
FiordiFrutta Napoli (shop online) | Napoli | Pizza di scarole 1 kg | 13,00 |
I Masanielli – Francesco Martucci | Caserta | La Riccia di mamma | 9,00 |
50 Kalò – Ciro Salvo | Napoli | Versione Marinara alla scarola | 9,00 |
La Notizia 53 – Enzo Coccia | Napoli | Ripieno di scarola | 7,00 |
Ciarly – Scarola 2.0 | Napoli | Crema di scarole e provola | 8,00 |
FiordiFrutta Napoli propone la classica teglia da un chilo da portar via o spedire in Italia :contentReference[oaicite:2]{index=2}. I Masanielli, numero 1 al mondo per 50 Top Pizza, serve la “Riccia di mamma” con scarola riccia e olive caiazzane. 50 Kalò e La Notizia 53 restano due tappe obbligate nel quartiere Mergellina e su Via Caravaggio.
Ricetta rustica partenopea
Impasto semplice di farina 0, acqua, lievito e un filo d’olio. Il ripieno tradizionale prevede scarola saltata con olive nere di Gaeta, capperi, acciughe, pinoli e, se gradisci, uvetta. Una volta stesa, la pizza si copre con un secondo disco di pasta, si bucherella e si inforna a 200 °C per circa 30 minuti finché non diventa dorata. Servila tiepida: l’equilibrio tra la dolcezza dell’uvetta e l’amaro elegante della scarola è pura cucina natalizia.
Consigli per i tour natalizi
Organizza il viaggio tra il 29 novembre e il 24 dicembre: in via San Gregorio Armeno troverai presepi artigianali e un senso unico pedonale per gestire la folla. Le luminarie in Piazza Municipio e gli eventi “Verso un Natale d’emozioni” colorano la città fino al 30 dicembre.
5 cose da vedere/fare a Natale
- Passeggiare tra le botteghe dei pastori in San Gregorio Armeno.
- Assaggiare struffoli e roccocò nei mercatini del Vomero.
- Ammirare l’albero di Natale in Piazza Municipio e le luminarie di Via Toledo.
- Vivere “Un sabato da Re” con l’apertura serale di Palazzo Reale (biglietto 5 €).
- Partecipare a un laboratorio di pizza fritta in un “basso” dei Quartieri Spagnoli.
Info pratiche e budget
La pizza di scarola è disponibile da dicembre a gennaio, periodo in cui la scarola è al massimo della dolcezza. Un trancio al banco costa da 3,50 € (formato piccolo da 1947 Pizza Fritta) a 8 €. Una teglia da 1 kg online parte da 13 €. Calcola 40–50 € al giorno per mangiare street-food e muoverti in metro (biglietto giornaliero 4,50 €). Prenota con anticipo se viaggi nei weekend dell’Immacolata.
Che aspetti a organizzarti per assaggiare la pizza di scarola a Napoli?
Tra vicoli illuminati, presepi in miniatura e l’inconfondibile profumo di scarola, questo rustico partenopeo ti regalerà un viaggio sensoriale indimenticabile. Se l’articolo ti è stato utile, condividilo con chi ama viaggiare di gusto e raccontami la tua esperienza nei commenti. Seguici su Facebook e Instagram per altre avventure di viaggi e cucina.
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Nicola D’Auria, giornalista e sommelier AIS