Benvenuto su viaggioemangio.com! Oggi ti porto con me nei vicoli brulicanti di Napoli, dove l’aria profuma di impasto lievitato e olio bollente. Da sommelier AIS e cronista gourmand, ho imparato che la Pizza Fritta napoletana non è solo uno street food da sgranocchiare al volo: è un rito popolare che racconta di resilienza, creatività e tanta, tantissima scioglievolezza. Preparati a scoprire sapori irresistibili, dritte pratiche e storie di friggitorie leggendarie.
Sommario
- Origini e storia
- Pizza Fritta vs “Montanara”
- Dove mangiare la migliore Pizza Fritta a Napoli
- Come raggiungere i quartieri del gusto
- Costi, orari e consigli pratici
- Modalità di consumo e abbinamenti
- 5 cose da fare nei dintorni
- Consigli di viaggio low-cost e quando andare
Origini e storia
La Pizza Fritta nasce nei quartieri popolari di Napoli nel dopoguerra, quando la farina costava meno della legna per i forni. Le massaie stendevano un disco d’impasto, lo farcivano con ricotta di fuscella, provola affumicata e cicoli (i golosi residui della lavorazione del lardo) e lo richiudevano “a portafoglio”. Una volta immersa nell’olio bollente, la mezzaluna gonfiava come un palloncino, regalando una crosta croccante e un cuore filante. Oggi, quella semplicità è diventata patrimonio gastronomico tutelato da friggitorie storiche e pizzerie gourmet.
Pizza Fritta vs “Montanara”
Due volti della stessa bontà
Se la Ripieno fritto (pizza chiusa) è una “tasca” che custodisce il ripieno, la Montanara è la sua sorella a disco aperto: si frigge la base, poi si condisce con sugo di pomodoro San Marzano, basilico fresco e una spolverata di Parmigiano. Il morso? Esplode di contrasti: il bordo croccante, il cuore soffice e l’acidità setosa del pomodoro.
Dove mangiare la migliore Pizza Fritta a Napoli
Guardami negli occhi: non esiste “la migliore” in assoluto, ma esperienze diverse da assaporare. Eccone alcune imperdibili:
Friggitoria/Pizzeria | Quartiere | Specialità | Prezzo (€) | Orari indicativi |
---|---|---|---|---|
La Masardona | Mercato | Ripieno classico con cicoli | 4,50 | 10-23 |
Antica Pizzeria da Zia Esterina Sorbillo | Via Toledo | Ripieno al ragù | 5,00 | 11-24 |
Pizzeria Oliva | Materdei | Montanara al pomodoro | 4,00 | 12-23 |
Isabella De Cham | Centro Storico | Montanara “gourmet” | 5,50 | 12-21 |
Gusta la pizza in versione street food: ordina “a libretto”, avvolta in carta paglia, e divorala passeggiando lungo Spaccanapoli, lasciando che il ripieno bollente ti costringa a fare piccole pause di piacere.
Come raggiungere i quartieri del gusto
Metropolitana e mezzi pubblici
La Linea 1 della metro è la tua alleata: scendi a Toledo per un tour di friggitorie o a Garibaldi e prosegui a piedi verso Porta Nolana. Con il ticket giornaliero (5,50 €) salti da un quartiere all’altro senza pensieri.
Costi, orari e consigli pratici
- Prezzo medio: 3-5 € a pezzo (ricorda: più ripieno, più lievito madre, più sale sul conto ma ne vale la pena!)
- Quando mangiarla: sempre! Ma a pranzo evita le file monstre.
- Porzione: una pizza fritta ripiena sazia quanto una margherita classica da tavolo.
- Cartoccio anti-unto: chiedi un doppio strato di carta per non rischiare “macchie d’autore” sui pantaloni.
Modalità di consumo e abbinamenti
Tradizione vuole che la Pizza Fritta napoletana si accompagni a una gassosa o a un chinotto: le bollicine sgrassano, lo zucchero rinfresca la bocca. Da sommelier, mi diverto a osare con un Lambrusco di Sorbara secco servito fresco oppure una IPA agrumata dai luppoli esplosivi. Evita vini bianchi troppo acidi: la ricotta soffre l’ossidazione delle bolle citrine.
5 cose da fare nei dintorni
- Scatta una foto davanti al Murale di Maradona ai Quartieri Spagnoli, a due minuti da Via Toledo.
- Visita la Cattedrale di San Gennaro e ammira il tesoro del patrono.
- Fai shopping gastronomico in Via Pignasecca: taralli “sugna e pepe” e salumi campani.
- Sali sulla Funicolare di Montesanto per goderti un tramonto sul Golfo.
- Sorseggia un caffè sospeso in una delle torrefazioni storiche di Spaccanapoli.
Consigli di viaggio low-cost e quando andare
Il periodo perfetto
Da aprile a giugno il clima è mite e le code sopportabili; da settembre a ottobre “l’estate di San Gennaro” scalda ancora il mare e i prezzi degli alloggi scendono di un buon 20%. Evita la settimana di Ferragosto: troverai serrande abbassate e caldo africano.
Come risparmiare
- Napoli ArteCard 3 giorni: 22 € include 2 musei gratis, sconti su altri 20 e trasporti illimitati.
- Free walking tour: partono da Piazza Dante alle 10:00; lascia una mancia e chiedi al guide dove friggere le prossime calorie.
- Mercati rionali › street food tour “fai da te”: con 15 € assaggi pizza fritta, sfogliatella e babà.
Hai già addentato la tua Pizza Fritta?
Se la risposta è ancora “no”, hai davanti un tesoro croccante che attende solo di scoppiare tra le tue mani. Dalla Montanara appena guarnita di pomodoro fumante al Ripieno fritto colmo di ricotta e cicoli, Napoli ti sedurrà con la sua energia, i suoi colori e un senso di ospitalità che sa di casa. Salva questa guida, condividila con chi sogna un viaggio saporito e lasciati travolgere dal lato fritto della tradizione partenopea!
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Nicola D’Auria, giornalista e sommelier AIS