La Strappata: ecco le pizze primaverili della celebre pizzeria di Battipaglia

Con l’arrivo della primavera, i forni di La Strappata—la pizzeria di riferimento a Battipaglia per gli amanti della lievitazione d’autore—si colorano di sfumature verdi, violette e dorate. Carciofi di Paestum IGP, asparagi dei Picentini, agretti croccanti e piselli dolcissimi diventano protagonisti di nuove ricette che parlano di territorio, tradizione e fantasia. In questo articolo ti raccontiamo le novità di Valerio, Pietro e Alex Di Bratto, spiegandoti perché vale la pena organizzare un weekend in Campania solo per addentare la loro pizza (o meglio, la loro Strappata). Pronto a farti venire l’acquolina in bocca?

La primavera nel piatto: le novità di pizzeria La Strappata Battipaglia

Se conosci già la filosofia di pizzeria La Strappata Battipaglia, sai che qui tutto ruota attorno a impasti a lunga maturazione—48 ore a temperatura controllata, farina 0 con germe di grano e un tocco integrale—e cottura rigorosamente a legna. Per la stagione 2025 i fratelli Di Bratto hanno pensato a tre pizze speciali che celebrano i prodotti dell’orto fra marzo e maggio:

  • Passeggiata Mediterranea – fiordilatte di Tramonti, agretti saltati al profumo di limone, ricotta di bufala montata, noci croccanti e olio EVO.
  • Un Contadino a Primavera – fiordilatte affumicato, asparagi dei Picentini in doppia consistenza, pancetta cilentana, pecorino bagnolese e olio EVO.
  • Carciofo Conciato – fiordilatte affumicato, pestato di carciofi di Paestum IGP, pancetta cilentana, petali di carciofo crispy e scaglie di Conciato Romano Presidio Slow Food.

Non mancano gli antipasti stagionali: la frittatina di pasta e piselli alla napoletana, qui proposta in versione “croccante”, è una coccola che sa di domeniche in famiglia.

Dalla frittatina alla Strappata®: ingredienti, tecniche e storie di gusto

La forza di La Strappata sta tutta in un cornicione medio alveolato, croccante fuori e soffice dentro—una via di mezzo fra stile napoletano e salernitano. «Volevamo un impasto che sapesse di pane di una volta, senza rinunciare alla scioglievolezza», racconta Valerio. Il risultato? Una pizza che regge farciture generose e sprigiona profumo di cereali tostati.

La Strappata®—disponibile tutto l’anno—è invece un’esperienza a parte: l’intero disco si gonfia in cottura creando un’unica camera d’aria. All’uscita viene «strappato» a mano e condito con ingredienti a crudo. In primavera troverai una versione con mozzarella di bufala campana DOP, pesto di agretti e limone, peperone crusco sbriciolato.

Curiosità, errori comuni e consigli pratici

  • Errore da evitare: scambiarla per la classica pizza a canotto. La Strappata ha meno idratazione e un crunch più marcato.
  • Curiosità storica: il Conciato Romano è uno dei formaggi più antichi d’Italia, citato da Plinio il Vecchio oltre 2.000 anni fa.
  • Consiglio pratico: abbina la «Carciofo Conciato» a un bicchiere di Fiano di Avellino DOCG; l’acidità del vino pulisce il palato e invita al morso successivo.

Weekend a Battipaglia: cosa vedere (e mangiare) oltre la pizza

Se stai pianificando un tour gastronomico in Campania, ritaglia almeno un pomeriggio per scoprire Battipaglia. Oltre a La Strappata, la zona offre molte tappe golose:

  1. Caseifici di mozzarella di bufala lungo la SS18.
  2. I mercati contadini del sabato mattina, perfetti per acquistare cipollotto nocerino DOP.
  3. Una gita al Parco Archeologico di Paestum (15 minuti d’auto) per ammirare i templi dorici e, già che ci sei, assaggiare i famosi carciofi di Paestum IGP grigliati.

 

In sintesi: perché vale il viaggio

Con impasti a lunga lievitazione, topping a chilometro (quasi) zero e un’estetica che strizza l’occhio ai foodies di Instagram, pizzeria La Strappata Battipaglia dimostra che la tradizione può evolversi senza perdere identità. Le proposte primaverili sono un invito a celebrare la stagione nuova con gusto, creatività e rispetto per le materie prime locali. Se ami scoprire l’Italia un morso alla volta, segna questa tappa sul tuo itinerario.

E tu, quale pizza assaggerai per prima?

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Autore dell'articolo: Nicola D'Auria